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d.r.fotografia b&w photography by moreno bacciotti

Rinforzo

Bagni per aumentare il contrasto
Con il rinforzo si mira a variare il contrasto dei negativi aumentandolo. Contrariamente a quanto avviene nell'indebolimento, dove la grana delle immagini non si ingrossa mai, mediante il rinforzo questa si ingrossa notevolmente, salvo ricorrere ad accorgimenti speciali. Si può rinforzare solo ciò che già esiste, e cioè i depositi di argento dell'immagine già esistenti, per quanto piccoli essi siano; non si può rinforzare l'immagine là dove non esiste nulla, cioè dove il negativo è totalmente vetroso e trasparente.
Il rinforzo avviene per due vie: o rendendo più opaca l'immagine esistente, o aggiungendo dell'altro argento a quello che la costituisce. In quest'ultimo caso il rinforzo assume l'aspetto dello sviluppo fisico e l'argento aggiuntivo proviene dal bagno al quale è stato aggiunto, generalmente sotto forma di nitrato d'argento. Mediante il rinforzo fisico si può ottenere una grana anche più fine di quella prima esistente. L'azione dei bagni di rinforzo è varia e può essere scelta secondo i risultati che si perseguono. Nei negativi al tratto (per esempio: riproduzione di documenti e disegni) bisogna che il rinforzo agisca fortemente sulle zone più dense onde renderle completamente opache alla luce. Le zone trasparenti non devono essere rinforzate per niente. Siccome il rinforzo agisce là dove già esiste qualche cosa, e quindi anche sul velo, nei negativi al tratto conviene prima procedere all'indebolimento al ferricianuro onde ripulire totalmente le trasparenze impedendo con ciò che il rinforzo abbia in esse presa. Nel contempo si indeboliscono evidentemente anche le zone dense, ma la loro opacità sarà poi ristabilita ed aumentata mediante il rinforzo. Resistono bagni di rinforzo che sulle più deboli tracce di annerimento agiscono molto ed altri che agiscono poco o niente. Si possono dunque scegliere opportunamente secondo le necessità. Nei negativi fortemente sottoesposti, che osservati obliquamente contro la luce danno l'illusione d'un'immagine positiva e che spesso si presentano con grande ricchezza di particolari anche se debolissimamente coperti d'argento, il contrasto è estremamente basso e la loro stampa non riesce bene nemmeno sulle gradazioni più dure di carta. Questi negativi, mediante il rinforzo, possono essere ricuperati in modo tale da non differenziare più le stampe da quelle prodotte da negativi perfetti e normali. Il rinforzo deve agire in questi casi aumentando notevolmente il contrasto, cioè rendendo molto più opaca l'immagine delle alte densità ed aggiungendo invece poco alle densità minime delle ombre. Un altro inconveniente dei bagni di rinforzo, oltre a quello già menzionato dell'ingrossamento della grana, è rappresentato dalla necessità di usare frequentemente sostanze chimiche molto velenose. Vi fanno parte il cianuro di potassio (o cianuro di sodio), di cui sono velenose già le emanazioni di un bagno a riposo. Lo si può dunque usare solo in locali ben ventilati. A contatto di acidi dalle sue soluzioni si sprigiona acido cianidrico che, inspirato, può produrre la morte immediata. Possono derivare effetti letali anche dal contatto delle sue soluzioni con ferite aperte nelle mani: e perciò indispensabile eseguire qualsiasi operazione proteggendosi con guanti di gomma. Con non minori precauzioni va trattato il cloruro di mercurio (sublimato corrosivo) che deve considerarsi altrettanto pericoloso del cianuro di potassio. Una sostanza che spesso si sottovaluta è il bicromato di potassio. Anche le sue soluzioni, a contatto di ferite aperte, possono produrre la morte. Vanno trattati con precauzione anche il nitrato d'argento ed il solfato di rame, benché queste sostanze siano meno pericolose di quelle di cui s'è parlato qui sopra.

acido cloridrico in proporzioni varie. Si può preparare una soluzione di riserva concentrata, la quale si conserva abbastanza bene. Questa può essere come segue : acido cloridrico

Rinforzo al bicromato    
Prodotto chimico unità quantità
Acqua cc 1000
Bicromato di potassio g 100
Acido cloridrico concentrato cc 70

Si tenga presente che 100 g di bicromato per litro è il massimo della solubilità a 16 °C. Qualora si avessero difficoltà nella preparazione, difficoltà che possono anche dipendere dal grado di durezza dell'acqua, conviene ridurre la concentrazione di bicromato a 90 g/l e quella di acido cloridrico a 63.
Della soluzione di riserva si potranno adoperarne da 100 a 200 cc/l d'acqua per la soluzione d'uso. Il bagno di bicromato produce lo sbianchimento completo del negativo. Dopo ciò si effettua un accurato lavaggio e quindi si risviluppa in un bagno al metolo-idrochinone contenente una dose rilevante di idrochinone e di alcali. Va bene, per esempio, la soluzione seguente (Kodak D. 163 diluita 1 : 1):

Kodak D. 163 (diluizione 1:1)
Prodotto chimico unità quantità
Metolo g 1,25
Sodio solfito anidro g 37,3
Idrochinone g 8,5
Sodio carbonato anidro g 32,5
Potassio bromuro g 1,5
Acqua q. b. per cc 1000

II risviluppo dovrà essere effettuato a luce diffusa, ma non sotto i raggi solari diretti, i quali potrebbero provocare la solarizzazione del negativo. Dopo il risviluppo un breve schiarimento in bagno di fissaggio fresco e utile. Alla fine si lava abbondantemente.

Rinforzo al mercurio.
Dopo lo sbianchimento nel bagno di mercurio l'immagine può essere rinforzata con quattro sistemi diversi:
a) annerimento in una soluzione eli solfito di sodio;
b) annerimento mediante risviluppo:
c) annerimento in una soluzione di ammoniaca;
d) annerimento con cianuro di potassio.

Nel primo caso si ha un aumento del contrasto, ma non un'intensificazione del velo e delle densità minime: il rinforzo agisce in modo gradualmente più efficace negli annerimenti via via più densi. Il risultato è molto regolare, ma poco pronunciato. Con l'annerimento mediante risviluppo l'azione sulle densità minime è ancor più debole; il velo non subisce nessuna intensificazione. Nell'insieme l'aumento del contrasto è debole.
Mediante l'annerimento in una soluzione di ammoniaca il contrasto si rinforza notevolmente, ma anche in questo caso il velo e le tonalità più deboli non si modificano. I risultati sono perfetti e regolari. Col trattamento al cianuro di potassio si hanno risultati pressoché uguali a quelli derivanti dall'ammoniaca. Non esiste dunque alcun motivo pratico per usare questa sostanza cosi pericolosa. Il bagno di sbianchimento e composto nel seguente modo (formula
Kodak IN. 1):

Rinforzo al mercurio
Prodotto chimico unità quantità
Potassio bromuro g 22,5
Mercurio bicloruro g 22,5
Acqua q. b. per cc 1000

oppure nel modo seguente:

unità quantità
Mercurio bicloruro g 20
Sodio cloruro (sale da cucina) g 20
Acqua q. b. per cc 1000

In luogo del bromuro di potassio o del cloruro di sodio si potrebbe usare in ogni caso anche l'acido cloridrico nella dose di 3 cc/l. Allo sbianchimento deve seguire un accurato lavaggio equindi l'annerimento in uno dei predetti quattro modi, cioè:
a)
solfito di sodio anidro l00 g/l; trattamento di 5 minuti a 20°C:
b) risviluppo nel bagno citato a proposito del
bicromato (Kodak D. 163 diluito 1 : 1) o in qualsiasi altro bagno simile, per la durata di 5 minuti :
c)
ammoniaca in soluzione del 10% per la durata di 5 minuti;
d) soluzione di
Monckhoven al cianuro di potassio composta come segue: ad una soluzione di nitrato d'argento al 10% si aggiunge una soluzione di cianuro di potassio al 5% fino a quando il precipitato formatosi si ridiscioglie. Anche in questa il trattamento del negativo richiede 5 minuti alla temperatura di 20°C Dopo l'annerimento si lava e si fissa brevemente (il fissaggio non è indispensabile, ma rappresenta una precauzione utile).

Rinforzo al rame. Lo sbianchimento avviene nella soluzione seguente:

Rinforzo al rame
Prodotto chimico unità quantità
A) Rame solfato g 23
Acqua q. b. per cc 100
B) Potassio bromuro g 23
Acqua q. b. per cc 100

Le due soluzioni vanno preparate separatamente e, se necessario, si riscaldano per favorire lo scioglimento. Dopo ciò si uniscono. Il bagnorisultante è abbastanza stabile. Dopo lo sbianchimento si lava in acqua corrente, si sciacqua il negativo in acqua distillata, lo si immerge per la durata di 5 minuti in una soluzione di nitrato d'argento al 10%,si effettua un nuovo lavaggio di 5 minuti, ed alla fine si annerisce nel bagno di sviluppo.
Questo rinforzo agisce su tutte le densità del negativo, dal velo fino alle densità massime. Perciò non produce un aumento del contrasto, ma un aumento della densità generale.

Rinforzo al piombo.
Questo consente di ottenere l'aumento massimo del contrasto. L'azione è particolarmente forte là dove già inizialmente esistono notevoli annerimenti ed è pressochè nulla dove inizialmente si hanno solo deboli tracce di immagine. E' dunque soprattutto adatto per il rinforzo di negativi al tratto nei quali devono divenire molto opachi i neri, ma rimanere trasparenti le altre zone. Si usa il bagno di sbianchimento seguente, nel quale l'immagine d'argento si trasforma in ferrocianuro di piombo e in f'errocianuro d'argento:

Rinforzo al piombo
Prodotto chimico unità quantità
Piombo nitrato g 45
Potassio ferricianuro g 68
Arido acetico glaciale cc 20
Acqua q. b. per cc 1000

Dopo il trattamento in questo bagno si fa seguire un'immersione di 2 minuti in una soluzione di acido nitrico al 10% che ha lo scopo di allontanare i residui di sali di piombo che possono nuocere alla conservabilità dell'immagine; poi si lava il negativo per la durata di 5 minuti e si annerisce in un bagno di solfurazione nel quale i ferrocianuri si convertono in solfuri più opachi. In sostituzione della solfurazione con sodio solfuro (che ha l'inconveniente dello sgradevolissimo odore di uova marce) si può adottare con uguali risultati l'annerimento mediante solfurea nel bagno seguente:

Rinforzo al piombo solfurazione
Prodotto chimico unità quantità
Solfurea (tiourea, tiocarbamide) g 10
Potassio idrato (potassa caustica) g 100
Acqua q. b. per cc 1000

ioduro di mercurio (che è fortemente tossico) :

Rinforzo al ioduro di mercurio
Prodotto chimico unità quantità
Mercurio ioduro g 10
Sodio solfito anidro g 100
Acqua q. b. per cc 1000

L'annerimento si effettua in un bagno di sviluppo.

Rinforzo fisico.
In questo caso l' immagine non si forza opacizzandola, ma aggiungendovi dell'altro argento che si deposita accanto a quello già esistente. Si usa la soluzione seguente che richiede molta cura nella preparazione. Si tratta di uno dei pochissimi casi in cui in fotografia è indispensabile usare acqua distillata. Occorrono quattro soluzioni separate:

Rinforzo fisico
Prodotto chimico unità quantità
A) Argento nitrato g 6 in 100 cc di acqua distillata
B) Sodio solfito anidro g 7 in 100 cc di acqua distillata
C) Sodio iposolfito crist. g 10,5 in 100 cc di acqua distillata
D) Sodio solfito anidro g 1,5
Metolo g 2,4
Acqua distillata cc 300

Nella soluzione A) si versa lentamente la soluzione B) agitando continuamente e cercando di mantenerla costantemente limpida; quindi si aggiunge la soluzione C) (sempre adagio e sempre agitando) e quando il liquido è interamente schiarito si aggiunge la soluzione D). Il bagno non conserva la sua efficacia che per una durata di circa 25 minuti; il trattamento richiede 10 minuti e quindi e indispensabile immergervi il negativo subito dopo la preparazione. La temperatura dev'essere di 20°C . Poi si lava e si fissa in bagno fresco contenente 300 g di ipo per litro. Il lavaggio finale dev'essere accurato ed abbondante. La grana si conserva abbastanza fine ed il contrasto aumenta d'un valore circa pari ad una gradazione di carta.

Rinforzo all'idrochinone.
Si tratta della formula Kodak IN. 6 composta nel modo seguente (e indispensabile usare acqua distillata) :

Rinforzo all'idrochinone
Prodotto chimico unità quantità
A) Acido solforico concentrato cc 300
Potassio bicromato g 22,5
Acqua distillata q. b. per cc 1000
B) Sodio bisolfito g 3,8
Idrochinone g 15
Acqua distillala q. b. per cc 1000
C) Sodio iposolfito cristalli g 22,5
Acqua distillata q. b. per cc 1000

Le soluzioni separate sono ben conservabili ; la soluzione d'uso non è stabile e viene preparata nel modo seguente:

soluzione A) - 1 parte - soluzione B) - 2 parti - soluzione C) - 2 parti - ancora soluzione A) - 1 parte.

L'unione delle soluzioni va fatta nell'ordine indicato. Durante tutta la preparazione occorre agitazione continua dei liquidi. Il trattamento del negativo richiede la durata di 10 minuti a 20°C. L'uso di questo trattamento e delicato e conviene in ogni caso effettuare delle prove su negativi di scarto prima di applicarlo a negativi di qualche valore. Gli inconvenienti, massimamente dovuti ad impurità, sono frequenti.
Dopo il trattamento si fissa e si lava.

Rinforzo fisico al pirogallolo.
Avviene direttamente nel bagno seguente:

Rinforzo fisico al pirogallolo
Prodotto chimico unità quantità
A) Acqua distillata cc 100
Argento nitrato g 5
B) Acqua distillata cc 100
Pirogallolo g 3
Acido citrico g 5

Dopo la preparazione si versano entrambe queste soluzioni in 800 cc di acqua distillata così da ottenere un volume totale di 1litro. I negativi vengono trattati fino al raggiungimento dei risultati desiderati. Anche in questo caso la grana non aumenta molto.

RINFORZO (formule delle fabbriche)
Agfa. Rinforzo al mercurio:

Rinforzo al mercurio Agfa
Prodotto chimico unità quantità
A) Cloruro di mercurio g 2
Acqua cc 100

In questa soluzione si trattano i negativi per la durata necessaria alla completa eliminazione dell'immagine: dopo un accurato lavaggio si anneriscono in :

Rinforzo al mercurio Agfa (annerimento)
Prodotto chimico unità quantità
B) Soluzione d'ammoniaca al 25% cc 10
Acqua cc 100

L'annerimento può essere realizzato anche in una soluzione di solfito di sodio al 5% oppure in un comune bagno di sviluppo al metolo-idrochinone.

Ferrania. Rinforzo al mercurio:

Rinforzo al mercurio Ferrania
Prodotto chimico unità quantità
Mercurio bicloruro g 20
Sodio cloruro (sale da cucina) g 50
Acido cloridrico concentrato cc 5
Acqua q. b. per cc 1000

Dopo il trattamento si lava e quindi si annerisce in: acido cloridrico

Rinforzo al mercurio Ferrania (annerimento)
Prodotto chimico unità quantità
Ammoniaca concentrata cc 30
Acqua q. b. per cc 1000
Oppure in:
Sodio solfito anidro g 100
Acqua q. b. per cc 1000

acido cloridrico

Rinforzo al mercurio Gevaert
Prodotto chimico unità quantità
Acqua cc 100
Mercurio bicloruro g 2
Acido cloridrico concentrato gocce 6-8
Potassio bromuro g 2

Si consiglia di sciogliere il sublimato ( bicloruro di mercurio) in acqua calda; si lascia raffreddare agitando prima di aggiungere le altre sostanze; alla fine la soluzione e ben conservabile. Il rinforzo sarà tanto più efficace quanto più radicalmente si sbianchisce il negativo in questo bagno. Dello sbianchimento completo ci si rende conto quando anche sul dorso il negativo appare bianco attraverso il vetro o la pellicola. Volendo rinforzare solo le ombre conviene immergere nel bagno il negativo asciutto e lasciar sbianchire solo le ombre (pratica utile con negativi sottoesposti). Successivamente si lava per la durata di 10 minuti in acqua corrente e si eliminano gli eventuali depositi alla superficie mediante un batuffolo di ovatta. L'annerimento si fa in:

Rinforzo al mercurio Gevaert (annerimento)
Prodotto chimico unità quantità
Acqua cc 1000
Ammoniaca concentrata (d=0,91) cc 25

Alla fine si lava nuovamente per 10 minuti. Si raggiunge però una conservabilità migliore dei negativi annerendo in una soluzione di solfito di sodio al 10% oppure in un bagno di sviluppo normale. Durante l'estate o in climi a temperatura elevata esiste il rischio di reticolazione della gelatina a causa del passaggio tra il bagno e l'acqua troppo fredda: la reticolazione può verificarsi anche a causa d'un eccessivo prolungamento del bagno di rinforzo. Questi danni si prevengono indurendo preliminarmente i negativi in una soluzione di formalina a 50 cc/l per la durata di 10-20 minuti.

Rinforzo all'uranio:

Rinforzo all'uranio
Prodotto chimico unità quantità
A) Acqua distillata cc 100
Nitrato d'uranio g 1
B) Acqua distillata cc 100
Ferncianuro di potassio g 1

II nitrato d'uranio è velenoso. Poco tempo prima dell'uso si mescolano 5 parti di A) con 5 parti di B) agitando costantemente la soluzione e poi si aggiunge 1 parte di acido acetico glaciale oppure 3 parti di acido acetico ordinario.
In questo bagno il negativo assume una colorazione bruna: il rinforzo sarà tanto più intenso quanto più intensa sarà questa colorazione, e quanto più tenderà verso il rosso. Segue un lavaggio che deve durare fin quando il colore giallo svanisce dalle parti chiare dell'immagine, ma è utile che tale lavaggio non sia troppo lungo.
Se il rinforzo e stato troppo intenso si può schiarirlo aggiungendo all'acqua di lavaggio qualche goccia di ammoniaca o di soluzione di carbonato di sodio.

Ilford. Rinforzo al mercurio:

Rinforzo al mercurio Ilford
Prodotto chimico unità quantità
Bicloruro di mercurio g 25
Cloruro d'ammonio g 25
Acqua q.b. per cc 1000

Dopo il completo sbianchimento dell'immagine in questa soluzione si procede all'annerimento in solfito di sodio al 10% oppure in ammoniaca all'1%), oppure in un bagno di sviluppo normale al metolo-idrochinone o fenidone-idrochinone.

Rinforzo al ioduro di mercurio:

Rinforzo al ioduro di mercurio
Prodotto chimico unità quantità
Solfito di sodio anidro g 100
Ioduro di mercurio g 10
Acqua q. b. per cc 1000

Dopo il rinforzo si lava il negativo e quindi lo si annerisce in un bagno di sviluppo al fenidone-idrochinone o al metolo-idrochinone.

acido cloridrico

  Rinforzo al bicromato
Prodotto chimico unità quantità
A) Bicromato di potassio g 100
Acqua q. b. per cc 1000
B)Soluzione di bicromato predetta cc 100
Acido cloridrico concentrato cc 2,5
Acqua q. b. per cc 1000
C) Soluzione di bicromato predetta cc 100
Acido cloridrico concentrato cc 12,5
Acqua q. b. per cc 1000

La soluzione C) essendo più acida di B) da un rinforzo più intenso. La soluzione di riserva A) si conserva, ma non le altre due. Dopo lo sbianchimento in B) o in C) si lava fino all'eliminazione della colorazione gialla e quindi si risviluppa alla luce del giorno in un bagno di sviluppo comune al fenidone-idrochinone e al metolo-idrochinone.

Rinforzo di Monckhoven:

Rinforzo di Monckhoven
Prodotto chimico unità quantità
Bicloruro di mercurio g 25
Bromuro di potassio g 25
Acqua q. b. per cc 1000

Dopo lo sbianchimento in questa soluzione si lava per la durata di 20 minuti e quindi si annerisce in:

Rinforzo di Monckhoven (annerimento)
Prodotto chimico unità quantità
Cianuro di potassio g 14
Nitrato d'argento g 22
Acqua q. b. per cc 1000

I due componenti di questa soluzione vanno sciolti separatamente; si mescolano poi agitando continuamente. Il precipitato formatosi si filtra dopo aver lasciato a riposo la soluzione per breve tempo. Se dopo il rinforzo il negativo appare troppo denso lo si può schiarire in una soluzione di iposolfito al 5%. Il cloruro di mercurio è velenoso; il cianuro di potassio è un veleno potentissimo.

Rinforzo all'uranio:

Rinforzo all'uranio
Prodotto chimico unità quantità
A) Nitrato d'uranio g 25
Acqua q. b. per cc 1000
B) Potassio ferricianuro g 25
Acqua q. b. per cc 1000

Per l'uso si prendono 4 parti di A) + 4 parti di B) + 1 parte di acido acetico glaciale. Dopo il rinforzo si allontana il velo giallo mediante lavaggio in acqua corrente seguito da una breve sciacquatura in acqua acidulata mediante acido acetico. Alla fine si lava accuratamente. Un eventuale rinforzo in eccesso può essere schiarito mediante un bagno di carbonato di sodio. Il rinforzo prodotto con questo bagno non e molto stabile.

Kodak. Rinforzo al mercurio:

Rinforzo al mercurio Kodak
Prodotto chimico unità quantità
Acqua cc 1000
Bromuro di potassio g 22
Cloruro di mercurio g 22


Sciogliere separatamente le due sostanze e poi unirle. Lavare il negativo dopo lo sbianchimento ed annerire in:
A) un bagno di sviluppo comune
B) una soluzione di solfito di sodio al 10%
C) una soluzione di ammoniaca al 10%
D) soluzione di Monckhoven al cianuro di potassio (o di sodio) con 15g/l e nitrato d'argento 22 g/l preparata nel modo già indicato.

acido cloridrico

Rinforzo al bicromato
Prodotto chimico unità quantità
Acqua cc 1000
Bicromato di potassio g 90
Acido cloridrico concentrato cc 65

Questo bagno si usa diluito 1 : 10; prima del trattamento conviene indurire i negativi nel bagno Kodak SH-1 : poi si lavano fino ad eliminazione completa della colorazione gialla e si risviluppano in un bagno comune al metolo-idrochinone (es. Kodak D-72 diluito 1 : 2). Dopo il trattamento si fissa in bagno fresco acido e si passa al lavaggio finale.

Rinforzo all'argento:
Vedere Rinforzo fisico
Rinorzo intenso in bagno unico:

Vedere Rinforzo all'Idrochinone

Rinforzo all'uranio :

Rinforzo all'uranio    
Prodotto chimico unità quantità
A) Nitrato d'uranio g 20
Acido acetico glaciale cc 10
Acqua q. b. per cc 500
B) Ferricianuro di potassio g 20
Acqua q. b. per cc 500

Per l'uso si mescola 1 parte di A); con 1 parte di B) e 6 parti d'acqua. Si prosegue il trattamento finchè l'immagine diviene rossa (da 6 a 15 minuti). Il successivo lavaggio non deve durare più di 10 minuti, perchè l'immagine colorata è debolmente solubile in acqua e nelle soluzioni alcaline.